"Alla maggior parte degli uomini e delle donne non è data, né per nascita né coi propri sforzi, la possibilità di diventare ricchi e potenti, mentre il sapere è alla portata di chiunque" (Pitagora).

sabato 27 ottobre 2012

Le proprietà e i benefici della castagna

L'albero delle castagne appartiene alla famiglia delle Fagacee, è una pianta molto longeva e può tranquillamente raggiungere i 30-35 metri di altezza; le castagne vengono comunemente chiamate frutto ma in realtà il vero frutto è costituito dal riccio che le contiene, le castagne ne sono il seme. Non più tardi di qualche decennio fa rappresentavano la base dell'alimentazione quotidiana delle popolazioni di montagna, in seguito il loro utilizzo è stato ridotto di molto a favore di prodotti più raffinati. Sono un alimento molto versatile e possono essere consumate in svariati modi: arrostite sul fuoco, bollite, cotte al forno e secche. Inoltre non contengono glutine e sono quindi consumabili da tutte le persone interessate dal morbo celiaco. La castagna è molto digeribile ed è consigliata in casi di anemia e inappetenza; grazie all'abbondante  presenza di fibre è molto utile per la funzionalità dell'intestino. In virtù della presenza dell'acido folico è anche consigliata in casi di gravidanza in quanto quest'ultimo è in grado di prevenire l'insorgere di alcune malformazioni a livello fetale. Essendo ricca di minerali, è particolarmente indicata per chi soffre di stanchezza cronica, per chi deve riprendere le forze dopo l'influenza e per bambini ed anziani; il potassio è utile per rinforzare i muscoli, il fosforo collabora alla costituzione del tessuto nervoso, lo zolfo è antisettico e disinfettante, il sodio è utile alla digestione, il magnesio agisce sulla rigenerazione dei nervi. Grazie alla presenza di vitamina B e di fosforo, contribuisce al mantenimento dell'equilibrio nervoso e, grazie alla presenza di zuccheri, può costituire un alimento alternativo per i bambini allergici al latte.

La castagna contienevitamina A, B1, B2, B3, B5, B6, B9, B12, C e D. Acido aspartico, l'acido glutammico, arginina, alanina, glicina, leucina, prolina, serina e treonina. Calcio, sodio, fosforo, rame, zinco, magnesio, ferro e manganese, fibre.

Luigi Rizzuti

mercoledì 24 ottobre 2012

Siddharta - Hermann Hesse

"La maggior parte degli uomini sono come una foglia secca, che si libra e si rigira nell'aria e scende ondeggiando al suolo. Ma altri, pochi, sono come stelle fisse, che vanno per un loro corso preciso, e non c'è vento che li tocchi, hanno in loro stessi la loro legge ed il loro cammino."

Chi è Siddharta? È uno che cerca, e cerca soprattutto di vivere intera la propria vita. Passa di esperienza in esperienza, dal misticismo alla sensualità, dalla meditazione filosofica alla vita degli affari, e non si ferma presso nessun maestro, non considera definitiva nessuna acquisizione, perché ciò che va cercato è il tutto, il misterioso tutto che si veste di mille volti cangianti. E alla fine quel tutto, la ruota delle apparenze, rifluirà dietro il perfetto sorriso di Siddharta, che ripete il "costante, tranquillo, fine, impenetrabile, forse benigno, forse schernevole, saggio, multirugoso sorriso di Gotama, il Buddha, quale egli stesso l'aveva visto centinaia di volte con venerazione". Siddharta è senz'altro l'opera di Hesse più universalmente nota. Questo breve romanzo di ambiente indiano, pubblicato per la prima volta nel 1922, ha avuto infatti in questi ultimi anni una strepitosa fortuna. Prima in America, poi in ogni parte del mondo, i giovani lo hanno riscoperto come un loro testo, dove non trovavano solo un grande scrittore moderno ma un sottile e delicato saggio, capace di dare, attraverso questa parabola romanzesca, un insegnamento sulla vita che evidentemente i suoi lettori non incontravano altrove. 

Luigi Rizzuti

giovedì 18 ottobre 2012

Fahrenheit 451 - Ray Bradbury


In un'allucinante società del futuro si cercano, per bruciarli, gli ultimi libri scampati a una distruzione sistematica e conservati illegalmente. Questo libro narra in sostanza dell'impossibilità per l'uomo di vivere senza leggere perché la lettura favorisce il pensiero critico.  Infatti, il sistema politico del luogo e dell'epoca in cui è ambientato il racconto, è una dittatura basata sull'invadenza della televisione e della tecnologia nella vita delle persone, e questo fatto porta al condizionamento del pensiero e alla mancanza di dialogo tra gli uomini che sono sottoposti ad un controllo totale.  Chi si ribella viene subisce la persecuzione del sistema che controlla tutto e tutti, ma c'è qualcuno che riesce comunque a salvaguardare l' ultimo sapere rimasto

Domenico Tirotta

venerdì 12 ottobre 2012

Il gabbiano Jonathan Livingston - Richard Bach

Il gabbiano Jonathan Livingston non è un gabbiano come tutti gli altri. E’ un gabbiano che scopre la bellezza di librarsi nel cielo, che cerca la perfezione nel volo perché crede che il volo stesso abbia una sua insita bellezza. Non vuole più seguire la massa, rifiuta la vita dello stormo, non vuole volare solo alla ricerca di cibo, ma aspira ad un ideale diverso, ad un ideale di libertà, di spazi e cieli azzurri, di calore e luce, di soffio di vento e mare spumeggiante. Dal racconto emerge il desiderio di lottare e di distinguersi, di ottenere quello in cui crede anche a costo di non essere compreso dalla propria famiglia e dai propri simili, di essere etichettato come scomodo e ribelle. Atteggiamenti che potrebbero essere quelli di un uomo anticonformista, un uomo che cerca di raggiungere i propri traguardi, la propria forma di successo anche quando non rappresenta quanto la società si attende da lui. Diventa così il simbolo di chi ha il coraggio di seguire la propria legge interiore e non si lascia influenzare dai pregiudizi degli altri. E’ una metafora che riflette la condizione umana troppo spesso costretta in schemi e ruoli ingessati che non lascia spazio alla fantasia, alle aspirazioni e ai sogni.
Bach, che oltre ad essere scrittore è anche pilota, riesce ad affascinare con una storia semplice dal clima narrativo insolito e a trasmettere emozioni e desiderio di avventura. E’ forse un monito, un invito a non perdersi d’animo, a seguire la propria natura e a non smettere mai di osare.

“Al vero Gabbiano Jonathan che vive nel profondo di noi tutti”

Luigi Rizzuti