"Alla maggior parte degli uomini e delle donne non è data, né per nascita né coi propri sforzi, la possibilità di diventare ricchi e potenti, mentre il sapere è alla portata di chiunque" (Pitagora).

lunedì 8 dicembre 2014

Mango - Mediterraneo

Bianco e azzurro sei
con le isole che stanno lì
le rocce e il mare
coi gabbiani
Mediterraneo da vedere
con le arance
Mediterraneo da mangiare
La montagna là
e la strada che piano vien giù
tra i pini e il sole
un paese
Mediterraneo da scoprire
con le chiese
Mediterraneo da pregare

Siedi qui
e getta lo sguardo giù
tra gli ulivi
l'acqua è scura quasi blu
e lassù
vola un falco lassù
sembra guardi noi
fermi così
grandi come mai
guarda là
quella nuvola che va
vola già
dentro nell'eternità

Quella lunga scia
della gente in silenzio per via
che prega piano
sotto il sole
Mediterraneo da soffrire
sotto il sole
Mediterraneo per morire

Siedi qui
e lasciati andar così
lascia che
entri il sole dentro te
e respira
tutta l'aria che puoi
i profumi che
senti anche tu
sparsi intorno a noi
guarda là
quella nuvola che va
vola già
dentro nell'eternità


lunedì 6 ottobre 2014

Quando fu il giorno della Calabria

... di Leonida Rèpaci

"Quando fu il giorno della Calabria Dio si trovò in pugno 15000 km. quadrati di argilla verde con riflessi viola. Pensò che con quella creta si potesse modellare un paese di due milioni di abitanti al massimo. Era teso in un maschio vigore creativo il Signore, e promise a se stesso di fare un capolavoro. Si mise all’opera, e la Calabria uscì dalle sue mani più bella della California e delle Hawaii, più bella della Costa Azzurra e degli arcipelaghi giapponesi. Diede alla Sila il pino, all’Aspromonte l’ulivo, a Reggio il bergamotto, allo Stretto il pescespada, a Scilla le sirene, a Chianalea le palafitte, a Bagnara i pergolati, a Palmi il fico, alla Pietrosa la rondine marina, a Gioia l’olio, a Cirò il vino, a Rosarno l’arancio, a Nicotera il fico d’India, a Pizzo il tonno, a Vibo il fiore, a Tiriolo le belle donne, al Mesima la quercia, al Busento la tomba del re barbaro, all’Amendolea le cicale, al Crati l’acqua lunga, allo scoglio il lichene, alla roccia l’oleastro, alle montagne il canto del pastore errante da uno stazzo all’altro, al greppo la ginestra, alle piane la vigna, alle spiagge la solitudine, all’onda il riflesso del sole. Diede a Cosenza l’Accademia, a Tropea il vescovo, a San Giovanni in Fiore il telaio a mano, a Catanzaro il damasco, ad Antonimina il fango medicante, ad Agnana la lignite, a Bivongi le acque sante, a Pazzano la pirite, a Galatro il solfato, a Villa San Giovanni la seta greggia, a Belmonte il marmo verde. Assegnò Pitagora a Crotone, Orfeo pure a Crotone, Democede pure a Crotone, Almeone pure a Crotone, Aristeo pure a Crotone, Filolao pure a Crotone, Zaleuco a Locri, Ibico a Reggio, Clearco pure a Reggio, Cassiodoro a Squillace, San Nilo a Rossano, Gioacchino da Fiore a Celico, Fra’ Barlaam a Seminara, San Francesco a Paola, Telesio a Cosenza, il Parrasio pure a Cosenza, il Gravina a Roggiano, Campanella a Stilo, Mattia Preti a Taverna, Galluppi a Tropea, Gemelli-Careri a Taurianova, Guerrisi a Cittanova, Manfroce a Palmi, Cilèa pure a Palmi, Alvaro a San Luca, Calogero a Melicuccà, Rito a Dinami. Donò a Stilo la Cattolica, a Rossano il Patirion, ancora a Rossano l’Evangeliario Purpureo, a San Marco Argentano la Torre Normanna, a Locri i Pinakes, ancora a Locri il Santuario di Persefone, a Santa Severina il Battistero a Rotonda, a Squillace il Tempio della Roccelletta, a Cosenza la Cattedrale, a Gerace pure la Cattedrale, a Crotone il Tempio di Hera Lacinia, a Mileto la zecca, pure a Mileto la Basilica della Trinità, a Santa Eufemia Lametia l’Abbaziale, a Tropea il Duomo, a San Giovanni in Fiore la Badia Florense, a Vibo la Chiesa di San Michele, a Nicotera il Castello, a Reggio il Tempio di Artemide Facellide, a Spezzano Albanese la necropoli della prima età del ferro. Poi distribuì i mesi e le stagioni alla Calabria. Per l’inverno concesse il sole, per la primavera il sole, per l’estate il sole, per l’autunno il sole. A gennaio diede la castagna, a febbraio la pignolata, a marzo la ricotta, ad aprile la focaccia con l’uovo, a maggio il pescespada, a giugno la ciliegia, a luglio il fico melanzano, ad agosto lo zibibbo, a settembre il fico d’India, a ottobre la mostarda, a novembre la noce, a dicembre l’arancia. Volle che le madri fossero tenere, le mogli coraggiose, le figlie contegnose, i figli immaginosi, gli uomini autorevoli, i vecchi rispettati, i mendicanti protetti, gl’infelici aiutati, le persone fiere leali socievoli e ospitali, le bestie amate. Volle il mare sempre viola, la rosa sbocciante a dicembre, il cielo terso, le campagne fertili, le messi pingui, l’acqua abbondante, il clima mite, il profumo delle erbe inebriante. Operate tutte queste cose nel presente e nel futuro il Signore fu preso da una dolce sonnolenza, in cui entrava il compiacimento del creatore verso il capolavoro raggiunto. Del breve sonno divino approfittò il diavolo per assegnare alla Calabria le calamità: le dominazioni, il terremoto, la malaria, il latifondo, le fiumare, le alluvioni, la peronospora, la siccità, la mosca olearia, l’analfabetismo, il punto d’onore, la gelosia, l’Onorata Società, la vendetta, l’omertà, la violenza, la falsa testimonianza, la miseria, l’emigrazione. Dopo le calamità, le necessità: la casa, la scuola, la strada, l’acqua, la luce, l’ospedale, il cimitero. Ad esse aggiunse il bisogno della giustizia, il bisogno della libertà, il bisogno della grandezza, il bisogno del nuovo, il bisogno del meglio. E, a questo punto, il diavolo si ritenne soddisfatto del suo lavoro, toccò a lui prender sonno mentre si svegliava il Signore. Quando, aperti gli occhi, potè abbracciare in tutta la sua vastità la rovina recata alla creatura prediletta , Dio scaraventò con un gesto di collera il Maligno nei profondi abissi del cielo. Poi, lentamente rasserenandosi, disse: - Questi mali e questi bisogni sono ormai scatenati e debbono seguire la loro parabola. Ma essi non impediranno alla Calabria di essere come io l’ho voluta. La sua felicità sarà raggiunta con più sudore, ecco tutto.
Utta a fa juornu c’a notti è fatta -. Una notte che già contiene l’albore del giorno."


venerdì 3 ottobre 2014

Passeggiata Ecologica e della Salute

Ci incontriamo alla Carcarula domenica 5 ottobre alle ore 9,30. Raggiungeremo l'Oasi faunistica di Manulata. Andata e ritorno. L'evento è completamente gratuito, non è previsto rinfresco (ognuno poi mangia a casa sua) e possiamo invitare chi vogliamo. Se dovesse piovere ci incontriamo in biblioteca.

sabato 27 settembre 2014

Perché con un gatto si vive meglio


Qual è il segreto per vivere in modo sereno e soddisfacente? Secondo Pinuccia Ferrari, autrice del libro Gattoterapia, la risposta sta nella semplice, e appagante, compagnia di un amico felino. Dai benefici ottenuti dalla ventennale convivenza con il suo soriano Merlino, la Ferrari ha infatti ricavato una sorta di terapia, la Gattoterapia appunto, che sfrutta la presenza di un gatto in casa e soprattutto cerca di imparare da lui i fondamenti di una vita di salute e benessere.
Ma cosa può insegnarci il nostro amico a quattro zampe? Ecco i benefici della Gattoterapia.
- IMPARARE A DIPENDERE DA QUALCUNO SENZA RINUNCIARE ALLA PROPRIA INDIPENDENZA. Il gatto è uno spirito libero che tuttavia sceglie di coabitare con noi umani, e quando interagisce con noi ci comunica una gioia intensa e ci fa sentire privilegiati. È un modo di instaurare relazioni sociali e affettive caloroso e sentito, ma che preserva il proprio spazio individuale.
- NON SI SAPRA' MAI TUTTO DI CHI SI AMA. Mantenendo quel giusto distacco e quella indipendenza che lo contraddistinguono, il gatto conserva anche quell’alone di mistero che dà sempre più gusto all’amore. A qualsiasi forma d’amore.
- ESPLORARE, OSSERVARE E ADATTARSI. È nota la predisposizione dei gatti alle esplorazioni sistematiche e metodiche: osservatelo durante queste operazioni, perché possono suggerirvi di fare altrettanto. Per esempio, l’animale mette l’armadio in disordine? Forse vuole suggerirvi di fare quel cambio di stagione che continuate a rimandare!
- CURARE IL PROPRIO AMBIENTE E' SALUTARE. Il gatto vive bene solo nell’ordine e nel pulito, e i benefici che ne trae sono visibili. Inoltre ci insegna ad apprezzare, della nostra casa, i luoghi pieni di atmosfera.
- SAPER GODERE DEI MOMENTI DI PIACERE. Il gatto ci insegna a difendere i nostri spazi di piacere: il peso caldo del suo corpo, il lieve ronfare, i pigri stiramenti… Piccoli gesti che accompagnano ed esaltano i nostri momenti di relax domestico.
- NON AFFRETTARSI: E' STRESSANTE. Avete notato che quando avete un gatto in grembo e fate per alzarvi il gatto cerca di resistere? Oltre a contagiarvi con il ritmo del suo quieto respiro, infatti, il felino è lì per ricordarvi la necessità del riposo.
- CAPIRE QUANDO E' IL CASO DI FARSI DA PARTE. È il caso della nascita di un bebé in una casa abitata da un gatto: se il lettone è stato finora di dominio della bestiola e ora ospita il neonato, il gatto se ne terrà ben lontano, avendo capito che adesso quel posto non è più suo. Una lezione cara per noi umani.
- CAPIRE CHE LE EMOZIONI SONO PIU' PREZIOSE DELLE COSE, e che le sole cose preziose sono quelle capaci di dare emozioni. È seccante trovare il proprio maglione preferito pieno di peli, ma l’abitudine del gatto di dormire sulle nostre cose personali non è casuale, in quanto i luoghi che sceglie sono quelli che noi amiamo di più, quindi occupando questi luoghi con il suo corpo rivolge alle nostre cose, e quindi, per trasposizione, a noi, delle manifestazioni d’affetto, delle coccole.
- MANGIARE BENE E' PROVVEDERE ALLA NECESSITA' CON UN PIZZICO DI PIACERE. Riuscire ad amalgamare necessità e piacere a tavola è un principio che dobbiamo imparare ad applicare sia alla dieta del nostro micio (che non va viziato né avvilito), sia alle nostre abitudini alimentari.
- COMPRENDERE LO STATO D'ANIMO DI CHI CI STA ACCANTO. Il gatto è un esperto comunicatore: ci parla con il miagolio, gli occhi, il muso, la coda. Osservandolo sviluppiamo più attenzione alla gestualità e all’espressività del corpo, un toccasana in un mondo in cui la comunicazione sociale è ormai affidata a computer e cellulari.

sabato 20 settembre 2014

Lavoriamo insieme

Dopo l'Assemblea del 18 Settembre 2014 ringrazio l'intero consiglio direttivo dell'associazione Noesis per avermi affidato la carica di segretario, cercando di svolgere il mio ruolo nel miglior dei modi possibili. Ho la consapevolezza che si è creato un gruppo capace di dare un nuovo volto, di dare il suo contributo al nostro Paese attraverso un arma che non uccide ma rende liberi, la cultura. La certezza di avere intorno a me un nucleo di persone che pensa al collettivo e non al singolo mi permette fin da subito di lavorare con tranquillità. Faro in modo che la vostra fiducia venga ricompensata nel corso degli anni attraverso le mie idee, i miei progetti. Cordiali saluti e buon lavoro a tutti.
Il segretario
Pietro Marchio

Associazione Noesis: Capitolo 1

L'Associazione Noesis si trova al Capitolo 1. Dopo una fase introduttiva durata 2 anni, mi ritrovo ad essere Presidente. In questa prima fase abbiamo creato le basi. Ma non basta. In questo periodo il mio impegno sarà innanzitutto quello di coinvolgere più persone possibili. Nello stesso tempo bisogna continuare la catalogazione dei libri e bisogna formare dei gruppi che tengano aperta la biblioteca, anche per un giorno alla settimana. Fino ad ora non è stato possibile. Abbiamo dovuto fare degli spostamenti e i libri erano disordinati e si trovavano in stato di abbandono. Ma al momento, visto che alcuni libri sono catalogati, posso dire che siamo pronti ad accogliere le richieste di tutti coloro che vogliono collaborare con noi e mantenere la biblioteca aperta di pomeriggio. Cerchiamo giovani studenti ma anche adulti che possono dedicare un po' del loro tempo alla collettività. Penso che, poter gravitare intorno ad una biblioteca sia un grande privilegio. Ci sono tanti di quei libri che è impensabile entrare in biblioteca e rimanere completamente disinteressati! Ci sono molti giovani, a Petronà, che leggono e questo mi fa estremamente piacere. Abbiamo bisogno, noi tutti, di allargare i nostri orizzonti, di leggere, di informarci. La società migliora quando le persone migliorano. E le persone migliorano quando si confrontano e tendono ad ampliare le proprie conoscenze. Nessuno può pensare di essere "arrivato" in nessun campo del sapere. Per questo, noi dell'Associazione Noesis ci proponiamo di STIMOLARE la ricerca culturale, perché nessuno è in grado di "trasferire" il sapere e nessuno dovrebbe imporre una dottrina. La Conoscenza quella vera, è dentro ognuno di noi e deve essere risvegliata. E non si può imporre a nessuno, ma solo condividere. Ognuno di noi deve camminare con i propri passi, essere curioso, non avere paura del nuovo. Per me, il concetto di CULTURA non si può distaccare dal concetto di BEN-ESSERE. Noi tutti abbiamo necessità di migliorare la qualità della nostra vita. E la cultura dovrebbe servire proprio a questo. Il mio impegno, per l'Associazione è stato sempre vivo da quando è stata costituita, ed ora lo è ancora di più. Vorrei dirvi che l'Associazione Noesis, per come la vedo io, non è qualcosa di statico, ma è un fermento continuo. Mi brillano gli occhi quando percepisco qualcosa di nuovo! Ho orrore dell'immobilità. Per questo, sappiate, accoglieremo tutti a braccia aperte, tutti coloro che liberamente, disinteressatamente e senza aspettative vogliono far parte del nostro gruppo. Voglio ringraziare quelli che hanno creduto in me e mando un saluto affettuoso a voi che mi leggete, dandovi la mia completa disponibilità per tutto quello che mi compete.

venerdì 19 settembre 2014

E' formato il nuovo Consiglio Direttivo

Ieri sera ci siamo riuniti per eleggere il nuovo Consiglio Direttivo dell'Associazione Noesis in carica per i prossimi due anni. 
E' così formato: 
PRESIDENTE: Luigi Rizzuti
VICE-PRESIDENTE: Carmela Mazzei
SEGRETARIO: Pietro Marchio
TESORIERE: Lina Colosimo
CONSIGLIERI: Domenico Tirotta, Carmine Borelli, Ciro Antonazzo, Filippo Marcianò, Manuel De Gennaro.

martedì 16 settembre 2014

Riunione per nuovo Consiglio di Amministrazione

A tutti i SOCI 
dell’Associazione Culturale Noesis 

Oggetto: Convocazione Assemblea dei Soci

L’Assemblea dei soci dell’ Associazione culturale Noesis è convocata per giorno 17 Settembre in prima convocazione alle ore 12.00 ed occorrendo in seconda convocazione giovedì 18 Settembre alle ore 19.30, presso i locali della sede legale sita in Via Municipio 3 - 88050 Petronà (CZ), per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:
1) Relazione del Presidente;
2) Nomina nuovo Consiglio di Amministrazione;
3) Nomina dei seguenti organi: Presidente, Vicepresidente, Segretario e Tesoriere.
Nell’auspicare la vostra partecipazione e puntualità, vi saluto cordialmente.

(Per il Consiglio di Amministrazione)
Il Presidente
Carmela Mazzei

martedì 12 agosto 2014

L'attimo fuggente - Osate cambiare, cercate nuove strade















"E' proprio quando credete di sapere qualcosa, che dovete guardarla da un'altra prospettiva, anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovrete provare. Ecco, quando leggete per esempio, non considerate soltanto l'autore, considerate quello che voi pensate. Figlioli, dovete combattere per trovare la vostra voce. Più tardi cominciate a farlo, più grosso è il rischio di non trovarla affatto. Thoreau dice che molti uomini hanno vita di quieta disperazione.
Non vi rassegnate a questo! Ribellatevi!
Non affogatevi nella pigrizia mentale. Guardatevi intorno!
Osate cambiare. Cercate nuove strade."

sabato 7 giugno 2014

Il Dibattito: "Il fenomeno dell'immigrazione"

L'Associazione Noesis ha deciso di fare un passo importante. Saranno organizzati dei gruppi di discussione con frequenza periodica dove ognuno dei partecipanti può esprimersi liberamente sulle più svariate tematiche. E' una cosa che ho voluto fortemente e che ho proposto in Consiglio Direttivo, il quale ha approvato e mi ha sostenuto. Sono certo che potrà essere molto costruttivo. Allora, mi rivolgo agli  amici e a tutti coloro che ci seguono, ci vediamo giovedì 12 giugno alle 20,30 per parlare del fenomeno dell'immigrazione.
Non c'è niente di impegnativo, improvvisiamo tutto e ognuno si esprime come vuole. A presto!!

martedì 27 maggio 2014

Le 10 regole della salute

“Il medico del futuro non prescriverà più medicine, ma insegnerà ai suoi pazienti a prendersi cura del proprio organismo prevenendo la malattia”. (Thomas Edison)
Se tutti noi desideriamo una salute di ferro, come mai le persone sane sono una minoranza? Perché nonostante i progressi della medicina moderna, l’aumento della vendita di farmaci e l’ampia scelta di integratori alimentari, malattie quali cancro, affezioni cardiache, diabete, asma e disturbi nervosi aumentano vertiginosamente? Cerchiamo forse il benessere fisico nel modo sbagliato?
Ognuno di noi, in un certo qual modo, è responsabile della propria salute e di quella dei propri figli, e tutti abbiamo il potere per raggiungere un benessere totale.
E’ importante, per ogni effetto che si ha, determinarne la causa. E’ lì la chiave per poter risolvere i problemi alla radice. Per poter godere di buona salute, inoltre, è necessario sostituire le proprie abitudini dannose con altre benefiche.
Nel libro “Le 10 regole della salute” di Adam J. Jackson, c’è la storia di un misterioso anziano cinese che giunge a scoprire le leggi che sole possono garantire la salute del corpo e della mente.
Questo simpatico anziano cinese afferma, infatti, che in ogni cosa c’è un lato positivo; anche nella malattia. Questo perché la malattia è semplicemente il mezzo attraverso il quale il corpo si cura; quindi il dolore e la malattia sono dei messaggi chiari che il corpo ci manda affinché noi possiamo cambiare atteggiamento nei confronti della nostra vita. Succede spesso che, molte persone ammalate, rifiutano di modificare il loro stile di vita e persistono nel loro atteggiamento autodistruttivo, fino a quando il danno provocato è tale da non poter più essere riparato. Quindi, questi individui diventano incurabili già dai primi sintomi della malattia, non tanto perché è la malattia ad essere incurabile, ma sono le persone che si rendono incurabili perché non interessa loro di conquistare il benessere fisico, quanto evitare il dolore e la malattia.
Ogni cosa avviene per un motivo specifico, come si diceva prima, per una causa scatenante. E’ interessante, a questo punto, fare un’analogia con la natura.
La natura, infatti, è regolata da leggi ben precise. Per esempio, l’acqua bolle a cento gradi, non a novantanove e nemmeno a centouno. Se molliamo qualche oggetto dalla mano cade a terra in quanto è più pesante dell’aria, quindi soggetto alla forza di gravità. Con questi esempi si può dimostrare che niente accade per caso.
Il benessere fisico è quindi il risultato di una vita condotta in armonia con le leggi della natura, così come la malattia è il risultato di una vita condotta contro le leggi della natura.
Se una persona fuma, non avrà i polmoni sani così come chi mangia in modo disordinato non potrà dare al suo organismo ciò di cui ha bisogno. I batteri poi, non possono sopravvivere in un corpo sano proprio come i topi non possono sopravvivere in un ambiente pulito.
Questi esempi sono utilissimi per prendere consapevolezza del fatto che per ogni causa c’è un effetto e che bisogna vivere in armonia con le leggi della natura.
Ma andiamo a vedere quali sono queste “regole della salute”.
“Un uomo è ciò che è nei suoi pensieri” dice la Bibbia e il Buddha ha detto: “Noi siamo quello che pensiamo”. La prima regola è quindi riferita al pensiero. Il potere della mente può superare qualsiasi dolore, curare le malattie e creare uno stato di benessere fisico totale. Bisogna fissare la mente sulla guarigione attraverso visualizzazioni unite ad affermazioni positive. Per esempio un’affermazione può essere: “Mi sento sempre meglio e pieno di energia”. Al contrario chi si lamenta sempre dei propri problemi e dei suoi malesseri non fa altro che amplificarli.
La seconda regola riguarda una giusta respirazione. Il respiro è vita. Il nostro organismo infatti può resistere settimane intere senza cibo e giorni senz’acqua, ma se privato dall’ossigeno resisterà pochi minuti. Con la respirazione aiutiamo a nutrire il nostro corpo, poiché è l’ossigeno che trasporta gli elementi nutritivi a tutto l’organismo. Le tecniche di respirazione sono utili anche per controllare il dolore e le emozioni in quanto, se fatte nel modo corretto, rilassano i muscoli del torace ed hanno un effetto calmante sul sistema nervoso. Si consiglia di inspirare per un tempo, trattenere per quattro tempi ed espirare per due tempi. La respirazione deve essere addominale. Con questo esercizio fatto tre volte al giorno si ossigena completamente il sangue e si attiva il sistema linfatico. Quindi: la respirazione profonda è fondamentale per sconfiggere la malattia e mantenere un buono stato di salute, migliora la circolazione sanguigna e quella linfatica; rilassa il sistema nervoso; libera da stress mentale ed emotivo; nutre, purifica e rilassa l’intero organismo e calma la mente.
La regola successiva è l’esercizio fisico. L’uomo infatti non è un essere sedentario. Se venissero legate le braccia in soli tre giorni i muscoli inizierebbero ad atrofizzarsi. Movimento significa forza. Più si è sedentari e più si diventa introversi, ansiosi, estremamente sensibili e depressi. Da recenti studi è emerso che l’esercizio fisico aiuta ad alleviare alcuni disturbi mentali minori, quali l’ansia e la depressione. Ecco perché, quanto ci si sente un po’ giù, un po’ di moto solleva lo spirito. Bisogna sapere che l’attività fisica provoca il rilascio da parte del cervello delle beta endorfine, che stimolano una sensazione di benessere emotivo. In secondo luogo perché le emozioni sono governate dalla nostra fisiologia. Il modo in cui si cammina, ci si siede o si sta in posizione eretta o il modo in cui si respira, influenzano lo stato emotivo umano. Bisognerebbe praticare qualsiasi attività che permetta di sudare e respirare un po’ più velocemente. La corsa, il nuoto, il ciclismo e la danza possono essere ottime forme di esercizio. Importante è iniziare lentamente e aumentare il ritmo in modo graduale. Prima di passare ad esercizi intensivi è fondamentale scaldare i muscoli e le articolazioni, onde evitare stiramenti e distorsioni. Gli esercizi di stretching possono aiutare. Bisognerebbe dedicare all’esercizio fisico almeno trenta minuti al giorno.
Una sana alimentazione è la quarta regola. Non esiste benessere fisico senza una sana alimentazione: noi siamo ciò che mangiamo, quando lo mangiamo e come lo mangiamo. Nutrirsi bene è come costruire una casa, se si scelgono materiali di pessima qualità, l’edificio crollerà. E’ quindi importante consumare alimenti freschi, non raffinati e coltivati con prodotti organici. Una corretta alimentazione necessita di una corretta digestione, bisogna mangiare lentamente, masticare bene e possibilmente in silenzio o avvolti da una musica rilassante. Bisognerebbe evitare di cenare tardi; non abbuffarsi; il settanta per cento degli alimenti consumati dovrebbe essere ricco di acqua. Bisogna evitare lo zucchero bianco, limitare l’uso del sale da cucina, stare molto attenti con il consumo di carne, pesce e latticini. Evitare poi caffè, tè e alcolici.
Se c’è una medicina particolare, molto efficace, che pochi medici prescrivono, semplice, alla portata di tutti, in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento è la risata. La risata ha un effetto meraviglioso sull’organismo umano. Per esempio provoca la produzione da parte del cervello delle endorfine, sostanze antinevralgiche naturali che, fra l’altro, irrobustiscono il sistema immunitario. Una sana risata aumenta inoltre l’attività respiratoria, stimolando cuore e polmoni, stimola l’intestino e massaggia gli organi e i tessuti addominali. Ridere favorisce anche la salute mentale. Da numerosi studi è emerso che le persone si concentrano meglio dopo una bella risata e che ridere riduce gli effetti dello stress (infatti gli ormoni dello stress, l’adrenalina e il cortisolo diminuiscono quando si ride).  Bisognerebbe cercare il lato buffo della vita mentre la si vive e prenderla meno seriamente!
La sesta regola è il riposo. C’è gente che pensa sempre ad accumulare ricchezze, a lavorare molte ore al giorno vivendo in costante stress. Per ovviare a questo, molte volte, si fa un uso spropositato di stimolanti o alcolici. Ma in questo modo non si fa altro che peggiorare la situazioni con il rischio di compromettere seriamente lo stato di salute. L’esaurimento nervoso è il primo sintomo. Non si può raggiungere il benessere fisico senza riposare corpo e mente. E’ una legge estremamente semplice, forse anche banale, ma che si tende ad ignorare. A volte corriamo come forsennati, ci affanniamo per ogni cosa, ci rifiutiamo di rallentare il ritmo della vita. Non abbiamo tempo per ammirare un tramonto o per ascoltare il canto degli uccelli. Viviamo in un’epoca dove l’uomo è circondato da congegni che permettono di risparmiare tempo ma paradossalmente si continua a non avere tempo. Le molte pressioni di una giornata di trascinano su quella successiva e su quella seguente e così via. Ecco perché sempre più persone soffrono di affaticamento cronico e sono sempre stanche. Bisogna correre ai ripari: rilassarsi e riposare correttamente se si vuole cambiare il proprio stato di salute. Da studi scientifici è emerso che il rilassamento fisico e mentale riduce il quantitativo di ossigeno necessario del cinquanta per cento e il carico di lavoro del cuore del trenta per cento, oltre a favorire l’abbassamento della pressione sanguigna. Il rilassamento profondo riduce il quantitativo di lattato nel sangue (una sostanza chimica associata all’ansia, alla nevrosi e alla pressione alta). Grazie al riposo, migliorano i tempi di reazione , così come la memoria a breve e a lungo termine; più si è riposati e rilassati e meglio si dorme, le emicranie diminuiscono fino a scomparire e ci si sente pieni di energia. Tra l’altro, l’essere riposati aiuta a migliorare i rapporti familiari e sociali in quanto si è meno irritabili. Si può pensare ch sia difficile rilassarsi quando si è sotto stress ma la prima cosa da fare è imparare a riposare la mente. Bisogna trovare, durante il giorno, il tempo per fermarsi, meditare e rilassarsi. Soprattutto chi lavora in ufficio avrebbe bisogno di soste brevi e frequenti. Si pensa che se i datori di lavoro permettessero brevi pause ad intervalli regolari, gli impiegati sarebbero molto più efficienti e produttivi. Per quanto riguarda il sonno, può capitare che molte persone si sveglino sempre stanche. In questi casi non serve dormire più a lungo. Questo succede quando la mente non ha raggiunto uno stato mentale rilassato e quindi continua a lavorare anche nel sonno.  Non è possibile riposarsi se non si fa altro che rimurginare sul passato e preoccuparsi per il futuro. Per riposare mente e corpo bisogna inoltre imparare a vivere giorno per giorno. Inoltre, per assicurarsi di riposare a sufficienza è importante dedicare un giorno di riposo alla settimana. Questo giorno deve essere completamente dedicato a se stessi, per lasciare andare la tensione accumulata per rilassarsi. Anche le religioni contemplano un giorno di sabbath, di riposo. E forse Dio ha voluto dare agli uomini un giorno di riposo proprio per ricordare loro che devono fermarsi per riflettere e rilassarsi. Un giorno sacro in cui essere in pace con se stessi e con il mondo.
La settima regola è la postura. Molte persone lavorano adottando una postura errata, quindi la schiena tende ad inarcarsi e le spalle abbassarsi. A queste persone devono essere aggiunte quelle che assumono posture errate fin da bambini. In occidente, per esempio, i bambini trascorrono una media di cinque ore giornaliere seduti davanti alla televisione, per non parlare del tempo passato davanti ai videogame. La postura, cioè il modo in cui si sta eretti, si sta seduti e si cammina, è fondamentale per il benessere fisico. Per poter funzionare correttamente, i tessuti e gli organi hanno bisogno di due cose: un giusto flusso sanguigno e una corretta conduzione nervosa. Il sangue trasporta le sostanze nutritive e l’ossigeno per nutrire e purificare i tessuti e l’apparato nervoso fornisce la scintilla elettrica necessaria alla creazione di energia. Senza questi due elementi, i tessuti cominciano a degenerare, a dissolversi. Ed è proprio la postura che controlla sangue e nervi. Se si pensa ad una canna per innaffiare che, quando la si stringe non esce più acqua, allo stesso modo sono i vasi sanguigni e la conduzione nervosa; se vengono compressi da articolazioni scomposte o spasmi muscolari, la circolazione sanguigna e la conduzione nervosa sono ostacolate. La spina dorsale è formata da ventisei vertebre e tra esse ci sono vasi sanguigni e terminazioni nervose provenienti dal midollo spinale che nutrono il resto del corpo. Nel momento in cui si assume una posizione scomposta, le vertebre comprimono i vasi sanguigni e le terminazioni nervose, e proprio come l’acqua smette di fluire dal tubo se quest’ultimo viene compresso, così gli organi e i tessuti si ritrovano privi del necessario afflusso sanguigno ed energia nervosa. I problemi che sorgono possono essere svariati: i muscoli del torace si indeboliscono, causando bronchiti o altri disturbi respiratori, così come si indeboliscono i muscoli addominali, provocando gravi disfunzioni agli organi addominali e disturbi all’apparato digerente. Una corretta postura  è anche la chiave dell’energia. Le medicine dell’antichità considerano l’addome come il centro energetico dell’organismo; la medicina cinese lo chiama Chi e l’ayurveda indiano Hara. Se l’addome è debole, il centro dell’energia è debole e quindi ci si sente stanchi e fiacchi. La postura influenza, inoltre, anche lo stato d’animo delle persone. Per esempio quando si è depressi, si assumono automaticamente posture scomposte, si lasciano cadere le spalle e si tende a tenere lo sguardo basso, piuttosto che guardare dritti davanti a sé. E’ possibile uscire da uno stato emotivo negativo ad uno positivo, anche grazie all’aiuto di una corretta postura. La consapevolezza è importante; infatti, dopo che ci si è resi conto dell’importanza di una corretta postura, ci si accorge automaticamente della posizione che si assume e in questo modo si può correggerla se è scomposta. Il segreto di una corretta postura è l’equilibrio. Chi sceglie sport che sviluppano solo una parte del corpo e che fanno movimenti sbilanciati, deve cercare di correggere tale squilibrio. Movimento, una dieta sana e un giusto equilibrio di emozioni sono altrettanto importanti. Se i muscoli, a causa della mancanza di esercizio o per colpa di una dieta squilibrata, si indeboliscono, non sono più in grado di sostenere le articolazioni in modo adeguato. Allo stesso modo, se ci sofferma su emozioni negative, la postura ne risente.
L’ambiente è un’altra importantissima regola della salute. Non è possibile ritrovare il proprio benessere in un ambiente malsano. Infatti l’organismo umano non è stato creato per lavorare senza aria fresca, senza luce naturale e con alti livelli di radiazione. E’ assodato che l’organismo umano ha bisogno di determinate condizioni per sopravvivere. E’ possibile vivere per settimane intere senza cibo e per giorni senza acqua, ma non più di tre minuti senza ossigeno. Ciononostante sempre più persone lavorano in uffici e stabilimenti con aria condizionata, dove l’aria viziata viene continuamente riciclata. Per riempirsi i polmoni di ossigeno bisogna aprire le finestre!  Al problema dell’aria si aggiunge quello della luce. Tutte le forme di vita presenti sul nostro pianeta hanno bisogno della luce per sopravvivere. E l’uomo non fa eccezione. Senza la luce naturale l’organismo non può produrre vitamina D, senza la quale non è possibile metabolizzare il calcio per la produzione di ossa e denti. Senza luce, l’epifisi, una minuscola ma importantissima ghiandola posta nel capo, non può funzionare. E’ l’epifisi che favorisce la regolazione del livello di zucchero nel sangue, degli ormoni e persino delle emozioni, ecco perché molte persone soffrono di “disturbi stagionali”. Questi sono provocati dalla mancanza di luce naturale, per esempio stanchezza cronica, ansia, depressione, aumento di peso, dolori reumatici, tristezza e persino diminuzione della libido. Colpiscono principalmente in inverno e, nella maggior parte dei casi, scompaiono in primavera. E’ possibile ricreare la luce naturale all’interno di una stanza, utilizzando particolari lampade fluorescenti che hanno lunghezze d’onda molto simili a quelle della luce naturale. Inutile dire che la luce naturale è comunque migliore. Per quanto riguarda gli altri fattori ambientali bisogna dire che le radiazioni emesse da computer, stampanti laser, fotocopiatrici, faretti di luce artificiale e altri macchinari elettronici, spesso raggiungono livelli pericolosi per la salute umana. Da recenti studi sono emersi chiari collegamenti fra i livelli di radiazione ed emicranie, eczemi cutanei e persino leucemia e sterilità. E’ necessario cercare di ricreare un ambiente il più naturale possibile, aprendo le finestre, portando piante in ufficio e chiedendo una migliore illuminazione. Oltre all’ambiente di lavoro è necessario preoccuparsi dell’ambiente in generale, quindi dovremmo muoverci ora per ristabilire l’equilibrio naturale.
La nona regola della salute è la fede. L’uomo, infatti, non è una macchina, non è fatto solo di carne ed ossa. Possiede un’anima, un’essenza che non è costituita da elementi chimici e molecole. L’uomo ha uno spirito che può superare le limitazioni corporee. La fede è una convinzione spirituale, una credenza in cose che non possono essere convalidate dai cinque sensi. La fede è una forza spirituale grazie alla quale l’impossibile diventa possibile. E’ la soluzione a tutti i problemi, la speranza nella disperazione, la luce alla fine del tunnel. E’ quella forza che può muovere le montagne. L’uomo può utilizzare la mente per curare il corpo e credere di poter guarire può spesso fare scattare il meccanismo della guarigione. L’uomo per vivere non ha solo bisogno di nutrimento fisico ma anche spirituale. Molti medici hanno fugato ogni dubbio sull’importanza della fede nel processo di guarigione. La fede crea fiducia, tranquillità mentale. Sprigiona una forza in grado di fare miracoli. E’ stato dimostrato come la fede rappresenti un fattore fondamentale nella guarigione di malattie definite “incurabili” e per questo debba essere considerata un elemento importante nel raggiungimento del benessere fisico. L’opposto della fede sono il dubbio, la paura, l’ansia e la preoccupazione. Chi possiede la vera fede non solo aiuta se stesso, ma anche gli altri. Non c’è bisogno di appartenere ad alcun credo religioso per avere fede in una Forza Superiore. Il Creatore dell’Universo ha creato tutti gli esseri viventi, non soltanto un gruppo selezionato di persone. La fede non ha niente a che fare con la religione, è un qualcosa che si ha dentro di sé. Per trovarla bisogna solo cercarla.
La decima e ultima regola della salute è l’amore. In tutte le antiche scritture l’amore è indicato come la più potente forza dell’universo, può conquistare ogni cosa. Il vero amore incondizionato è aiutare il prossimo per il piacere di farlo, incuranti del beneficio che se ne può trarre. Molte sono le leggi universali, precise e infallibili, ma la più grande di tutte è la Legge dell’Amore, perché l’amore sopravvive ad ogni cosa; è la forza più potente del’universo. L’amore è importante per la salute perché è l’essenza della vita. Senza amore la vita perde di significato e ci fa cadere nella depressione. L’odio, l’egoismo, la rabbia e il risentimento, tutto ciò che si oppone all’amore crea veleni nocivi quanto le sostanze più tossiche. Nutre la mente, il corpo e lo spirito. E’ infatti dimostrato che chi si sente amato guarisce molto più in fretta di chi si sente trascurato. Quando ci si sente amati e compresi, il numero dei globuli rossi nel sangue aumenta e nel corpo vengono rilasciati particolari ormoni che permettono di affrontare meglio lo stress e il dolore, provocando così una trasformazione radicale della disposizione d’animo del paziente. L’amore è essenziale non solo per sconfiggere la malattia, ma anche per conservare la propria salute. Molte persone si ammalano perché non si vogliono bene. Si sentono trascurati e infelici e spesso incontrano difficoltà nel relazionarsi con gli altri. L’amore è accessibile a tutti e il modo per garantirsi l’amore è dare amore. Infatti più si dà e più si riceve, e più si ama e più ci si sente felici. 
[Sintesi del libro tratto dal capitolo 2 della mia tesi universitaria su: "Lo stress e le tecniche di rilassamento" - anno 2010]

sabato 17 maggio 2014

L'Associazione Noesis come Idea

A settembre sono due anni che esiste l'Associazione Noesis a Petronà.
In un anno e mezzo di attività abbiamo fatto un riordino della biblioteca, creando una sala per le riunioni, una sala video e una sala per i libri ognuna delle tre distinte e separate. Per quanto riguarda i libri, abbiamo catalogato con il nostro programma di gestione circa 1000 volumi ordinandoli per genere. Ma ancora molti ce ne restano da catalogare. I lavori stanno andando a rilento rispetto al ritmo che ci eravamo prefissati, ma possiamo dire di essere operativi e di avere molte idee da mettere in pratica.
Putroppo ci siamo visti poco, vuoi per il freddo invernale che senza riscaldamenti si presenta ancora più rigido, e vuoi per il fatto che ognuno di noi, si è trovato con delle personali difficoltà che hanno impedito sia una presenza fisica costante e sia un'ottimale tranquillità psicologica per poter operare al meglio.
Personalmente, in quest'associazione ho l'onore di essere vice-presidente e cofondatore e, rivolgendomi al gruppo, ho insistito a voler dare un'impronta più moderna rispetto ad una qualsiasi associazione culturale. Ho voluto fortemente orientarla alla condivisione di saperi anche per mezzo di internet, il quale rappresenta il migliore e il più efficiente sistema di comunicazione attuale che ci permette di avere le informazioni in maniera immediata.
Riportiamoci per un attimo al passato, quando qualcuno doveva fare delle ricerche: ci viene in mente l'utilizzo dei tomi delle enciclopedie. Non tutti avevano l'enciclopedia a casa e per molti l'accesso alla cultura era limitato. Ma anche chi aveva le possibilità o si recava in una biblioteca, ci impiegava sempre del tempo: per andarci, per prendere il volume dell'enciclopedia, per cercarlo e anche per riportarlo su carta. Ora basta avere un PC e un collegamento ad internet e in meno di 5 secondi trovare l'informazione ed eventualmente stamparla.
Lo sapete tutti ormai che funziona così, non vi dico niente di nuovo! Addirittura, ora esistono le stampanti 3D che stampano degli oggetti veri e propri (negli Stati Uniti ci creano le case).
Per quanto riguarda i libri hanno inventato (già da un po') quelli digitali che ti permettono di avere interi volumi in un solo supporto. Pensate al vantaggio in termini di ecosostenibilità nel risparmio della carta e alla tutela dei boschi. E pensate pure ai costi, che verranno notevolmente ridimensionati. Pensate pure al fatto che i bambini non andranno più a scuola con gli zaini pieni di libri ma trasporteranno soltanto un piccolo supporto digitale.
Con i nuovi mezzi di comunicazione la società cambia, si evolve. Ed è un cambiamento che non si può arrestare, proprio perché non è solo un progresso stabilito da qualcuno, ma è una vera e propria evoluzione. Chi si oppone all'evoluzione è solo un pazzo o semplicemente non è capace di adattarsi. Diceva Charles Darwin: "Non e' la specie piu' intelligente a sopravvivere e nemmeno quella piu' forte. E' quella piu' predisposta ai cambiamenti".  
Io così la vedo l'associazione Noesis. La vedo come una condivisione di esperienze e di conoscenze, la vedo come un indirizzo alle nuove tecnologie, la vedo come un qualcosa che forma persone libere mentalmente, persone che fanno del proprio intelletto la forza per acquisire nuove consapevolezze. La vedo come il "quartier generale" di una nuova Atlantide che può nascere, anzi che già sta nascendo dalle ceneri di una società ormai stanca e vogliosa di rinnovamento. 
E' un sogno molto reale il mio che mi piacerebbe condividere proprio a Petronà, perché intuisco che anche a Petronà ci sono persone che hanno un'energia forte dentro che non ha avuto la possibilità di emergere. E una creatività enorme che non si è potuta esprimere. 
Per scaldare un po' gli animi proporrò, nella prossima riunione associativa, degli incontri-dibattiti a tema dove ognuno dei partecipanti può raccontare le sue esperienze ed esprimersi come meglio crede senza censure o interessi di ogni sorta. In maniera libera, spontanea. Se riuscirò a portare avanti questo progetto, sarà già il primo vero grande segno di libertà individuale in una realtà piccola e (diciamolo) arretrata mentalmente che può essere Petronà. 
Voglio circondarmi di menti libere e cuori aperti. Voglio poter realizzare nei fatti ciò a cui aspiro e che sintetizzo con un mio aforisma: "Medita universale, pensa globale, agisci locale"
Ciao, alla prossima! :)

giovedì 8 maggio 2014

Christiane F. - Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino

Christiane vive con la sua famiglia - padre violento e disoccupato, madre impiegata e sorella minore - in un piccolo paese presso Amburgo. Per migliorare la propria condizione economica non florida, la famiglia si trasferirà a Berlino nel quartiere dormitorio di Gropiusstadt, situato nella periferia meridionale della città non distante dal Muro. La situazione personale di Christiane è aggravata dalla separazione dei genitori. La ragazza è così facile preda delle droghe. Dagli stupefacenti, all'eroina, in una spirale distruttiva da cui sarà difficile uscire, la ragazza arriva al punto di doversi prostituire per ottenere la droga. Sarà la madre alla fine a salvarla dalla completa distruzione di sé.===== "Berlino, anni Settanta, quartiere dormitorio di Gropiusstadt. Christiane F. ha dodici anni, un padre violento e una madre spesso fuori casa. Inizia a fumare hashish e a prendere Lsd, efedrina e mandrax. A quattordici anni per la prima volta si fa di eroina e comincia a prostituirsi. È l'inizio di una discesa nel gorgo della droga da cui risalirà faticosamente dopo due anni. La sua storia, raccontata ai due giornalisti del settimanale "Stern" Kai Hermann e Horst Rieck, è diventata un caso esemplare, una denuncia dell'indifferenza della nostra società verso un dramma sempre attuale. Una testimonianza cruda, la fotografia di un'epoca."

Carmen Mazzei